

Questa é la ricetta "Dolce intreccio" di Adriano Continisio; però ho modificato gli ingredienti , i tempi di lievitazione e dimezzato le dosi.
830 g farina W300 o Manitoba
150 g zucchero
7 uova medie
180 g burro Soresina
15 sale
miele
Cointreau, limoncello, amaretto di Saronno,
pasta limone: zeste limone
frulliamo buccia e zucchero nel macina caffè, aggiungiamo il burro e riduciamo in pasta.
pasta arancia: buccia arancia candita
riduciamo in pasta
pasta amaretto: amaretti secchi
riduciamo in pasta
Quando sarà gonfiato (ca.
1° impasto:
uniamo 300g di farina, 3 uova, 50g di zucchero,
Quando sarà raddoppiato (ca. 2 ore), prepariamo un secondo lievito con 50 g di farina, 50 g di acqua tiepida, 5 g di lievito, una puntina di miele. Mettiamo al caldo.
2° impasto:
2° impasto:
Serriamo l’incordatura del primo, aggiungiamo il lievito e una spolverata di farina, riportiamo in corda. Versiamo gli albumi leggermente montati e tanta farina quanta ne occorre per riprendere corda. Inseriamo i tuorli uno alla volta, accompagnati prima dal sale, poi dallo zucchero in tre volte, e in ultimo un cucchiaio di miele. uniamo il burro a pezzi appena morbido e lasciamo assorbire a bassa velocità. Pesiamo l’impasto e dividiamo in tre parti; rimettiamo la prima in macchina insieme alla pasta di limone e lasciamo assorbire. Uniamo 1 cucchiaio di limoncello e lavoriamo fino a che non incorda. Mettiamo in un contenitore da frigo. Proseguiamo nelle stesso modo con le altre due parti unendo 1 cucchiaio di Cointreau a quella all’arancia, 1 cucchiaio di liquore amaretto a quella all’amaretto.
Mettiamo ogni impasto in un contenitore coperto e, dopo 30’ , trasferiamo in frigo a 6 – 7° fino al giorno dopo. Io ho lasciato lievitare subito altre due ore. Spezziamo i panetti in due e stendiamoli uno alla volta a poco meno di un dito di spessore. Cospargiamo quelli all’arancia con l’arancia candita, quelli all’amaretto con gli amaretti tritati, lasciando vuoto quello al limone. Formiamo a baguette, allunghiamo molto delicatamente formiamo due trecce a 3. Volendo si può formare un’unica grande treccia da chiudere a ciambella.
Pennelliamo con albume e mettiamo a lievitare a 28°, coperto da pellicola, fino al raddoppio.
Pennelliamo ancora con albume, decoriamo a piacimento con granella di zucchero o zucchero semolato.Inforniamo a 175° per dieci minuti.
abbassiamo a 160° e portiamo a cottura (ca. Pennelliamo ancora con albume, decoriamo a piacimento con granella di zucchero o zucchero semolato.Inforniamo a 175° per dieci minuti.
Sforniamo e facciamo raffreddare su una gratella.
16 commenti:
Ma questa treccia è davvero gustosissima!! Chissà che gusto ne viene dall'abbinamento di tre impsti così diversi: tutti liquorosi, ma alcuni dolci e altri amari...Ci piace proprio!
E poi anche esteticamente è una meraviglia!!
un bacione
Benvenute care gemelline, é la prima volta che faccio questa treccia ma é davvero stre pi to sa!!
Non pensavo venisse così, sicuramente la rifarò.
baci
Buona giornata! hai fatto una treccia superba dai gusti unici brava....mi incantano anche i tuoi lavori sotto...io che non riesco a tenere l'uncinetto in mano, ed ho provato tantissime volte ma sono proprio negata....mi sento piccina ciao
Ma sei grande in cucina cara Luisa...
buona giornata
Che spettacolo questa treccia , brava poi ai tre sapori che buona , bacione
Grazie Mary, é un po' laboriosa, ma vale la pena.
un bacio
fantastico treccione!!!!!!!complimenti claudia
Mamma mia, dev'essere squisitissima questa treccia!! Bravissima :)
Grazie Claudia
treccie? ottttttime e vai
@ Asterix Io vi posso dare come premio solo delle trecce...
buona serata
Grazie per la visita che ricambio di cuore, ma quanto fame che viene qui!
brava Germana deve essere fantastica questa treccia,ha una preparazione un po lunga ma ne vale la pena vero? un bacione Tittina
@Tittina, sì ne vale la pena!!
@Ciao Peppe, da te si viene per "nutrire lo spirito" e da me il corpo.
Buona notte
Mamma mia che buonezza! La ricetta la copio, spero di prepararla, in questo periodo ho molto da fare.... Un baciottino.
@ciao Ross,per me ne é valsa la pena.
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