Allegre e colorate, queste briochine si mangiano in due bocconi, a meranda, a colazione e quando si ha voglia di coccolarsi un po' senza troppe calorie.
200 ml di acqua e latte Soresina (io ho fatto metà latte e metà acqua)
10 g di lievito di birra
codette colorate
1 albume
Procedimento
Nella macchina del pane sul programma impasto mettere il resto degli ingredienti ed il fondo della sera.
Il mio programma prevede mezz'ora di impasto più un'ora di lievitazione.Io però l'ho lasciato un'altra ora.
Dopo di che , togliere dei pezzetti di pasta di 70 g cad. ed formare dei filoncini da arrotolare a spirale.
Far lievitare fino al raddoppio (almeno mezz'ora).
Pennellare con l'albume leggermente sbattuto con la forchetta, cospargere di codette ed infornare a 180° per 20-25 minuti.
Una focaccia a dir poco "strepitosa", con una colata di miele di acacia, o comunque uno dal sapore delicato, da provare : a colazione, a merenda o a... ma va bene a qualsiasi ora.
Ingredienti:
Per la base
ricetta delle Simili
500 g di farina 00
250 g d'acqua circa
25 g di lievito di birra
40 g di burro
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaino di sale
Focaccia
600 g di pasta di cui sopra
2 cucchiai di miele di acacia sciolto
100 g di ricotta
2 pere Kaiser
mezzo limone
mezzo cucchiaio di zucchero
30 gherigli di noce
Lavate le pere, eliminate i torsoli e tagliatele a fettine sottili; cospargetele con il succo di limone, e lo zucchero.
Ho messo tutti gli ingredienti della base, nella mdp sul programmo impasto, e lasciata lievitare fino al raddoppio (la mia macchina impiega 1 ora e 30 minuti).
Senza lavorarla ho tirato una sfoglia alta 1 cm su una teglia ricoperta di carta forno .
Ho messo nell'ordine : la ricotta, le fettine di pera sgocciolate e le noci a pezzetti.
Infornare a 200° per 20 minuti circa.
Sfornare la focaccia ed irrorarla con il miele che avrete fatto sciogliere sul fuoco.
Con la pasta avanzata ho fatto delle pizzette con salsa di pomodoro, sale, origano.
Treccia con lievito madre, che con questo caldo triplica che é una meraviglia, sofficissima che ti concilia con il mondo quando la mattina la mangi accompagnata da un buon te, per chi come me non beve caffè.
Il lievito madre é stato rinfrescato due volte alla distanza di 3 ore circa tra il primo ed il secondo rinfresco.
Impastare tutti gli ingredienti, tranne il burro ed il sale che lascerete per ultimi, nella macchina del pane con il programma impasto.
Far incordare. Poi aggiungere il burro a pezzetti e infine il sale. Far assorbire bene il burro. Coprire la ciotola con pellicola e lasciare tutta la notte nel forno spento.
La mattina, l'impasto sarà triplicato.
Formare 2 trecce (3 cordoni ognuna, di pari peso) e mettere a lievitare negli stampi da plum cake: ho usato quelli in alluminio, quindi non é stato necessario imburrarli.
Far lievitare fino a che non arrivano al bordo dello stampo, mi ci sono volute meno di due ore.
Spennellare con l’ uovo sbattuto con poco latte e cospargere di granelli di zucchero ; infornare a 180° per 20 minuti circa.
Forse é un po' presto parlare di Pasqua, ma quando si deve fare di necessità virtù...
Infatti ne dovrei preparare almeno una dozzina, ed allora ho cominciato oggi con le prove "tecniche".
Devo dire che la prova é andata molto bene, perché ha superato il "severo" controllo qualità di casa mia.
Ingredienti
600 g di Manitoba
1 panetto di lievito di birra fresco
2 uova intere + 1 tuorlo
250 g di burro Soresina in scatola di latta
160 g di zucchero semolato
1 pizzico di sale
1 dl di latte
1 cucchiaio di Grand Marnier o fialetta di aroma d'arancia
1 bustina di vanillina
100 g di scorze d'arancia candite quelle che ho fatto io
100 g di farina di mandorle
100 g di zucchero al velo
2 albumi d'uovo
zucchero in granella q.b.
50 g di mandorle intere
Preparazione:
La sera verso le otto preparare il panetto con
60 g di farina il lievito sciolto in un dito d'acqua, impastare e lasciar lievitare fino al raddoppio.
Nella MdP, sul programma impasto, mettere i restanti 540 g di farina Manitoba, le uova, lo zucchero, il sale, la vanillina ,il latte, il Gand Marnier e 150 g di burro a temperatura ambiente.
Lasciar incordare molto bene ((almeno 20 minuti) e poi mettere l'impasto in un contenitore coperto, nel frigo per tutta la notte.
La mattina seguente toglierlo dal frigo e lasciarlo a temperatura ambiente un'ora circa.
Poi impastare di nuovo con i restanti 100 g di burro, unendo i canditi.
Mettere l'impasto negli stampi (io stavolta non avevo due stampi colombe e ne ho usato uno a stella).
Fare lievitare fino all'orlo dello stampo (due ore minimo) e intanto preparare la glassa.
Amalgamare la farina di mandorle con lo zucchero al velo e gli albumi (non deve essere troppo liquida).
Spalmare le colombe con la crema di mandorle, cospargere poi con zucchero in granella e qualche mandorla intera.
Infornare a 175° per circa mezz'ora. Nel caso che la superficie scurisca troppo, coprire con carta forno.
Sofficissima!!!
Continua la mia "terapia"dell'impasto, con questa focaccia morbidissima, che terrò tra le ricette "in evidenza" del mio quaderno oramai un po' sgualcito.
Cosa volete fare, tutto quello che mi é caro lo preferisco memorizzare sulla carta, anziché nel data base del mio PC...
Delicata, soffice lievitata benissimo, come piace a me, perché se non si é capito, ho un debole per tutti i lievitati dolci o salati che siano.
Ingredienti 500 g di farina 00
1 bustina di lievito liofilizzatoo un panetto di quello fresco 2 dl di latte circa 60 g di zucchero 80 g di burro
1 uovo + 1 tuorlo
2 cucchiai di liquore all’arancia
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 presa di noce moscata
1 presa di pepe garofanato
Zucchero al velo Se avete la macchina del pane, basta impostarla sul programma impasto, mettete tutti gli ingredienti,( tranne le spezie e la marmellata) e ci pensa lei.
Diversamente si fa così:
mettete 400 g di farina setacciata a fontana, unitevi il lievito di birra, lo zucchero, il liquore, 1 uovo 80 g di burro a pezzetti ed il latte.
Impastare, aggiungendo poco per volta la farina rimasta, finché otterrete un impasto omogeneo.Formate una palla, incidetela a croce e fate lievitare coperta per un’ora. Lavoratela ancora incorporando le spezie, poi stendetela in 2 rettangoli uguali, con uno, foderate la teglia imburrata, copritelo con un velo di marmellata e chiudete con l’altra metà saldando bene i bordi. Fate lievitare coperta con un telo per mezz’ora.Premete la superficiecon le dita per formare delle fossette e mettete la focaccia in forno caldo a 200° per 10 minuti circa. Toglietela dal forno, spennellatela con il tuorlo diluito con un po’ d’acqua, spolverizzatela con lo zucchero a velo e rimettetela in forno per 5-10 minuti.
Una volta fredda date ancora una spolveratina di zucchero a velo.
Sono delle brioches che chiamiamo Pagnottine, cioé piccole pagnotte,perché ricordano, come forma, la pagnotta di pane che facevano le nostre nonne.
Pagnottine premio per la merenda della domenica,che noi bambini addentavamo, tuffandoci nella loro ineguagliabile sofficità. Che bontà, mangiate così, senza farcitura, perché ne sarebbe andata di mezzo la leggerezza della pasta, solo con lo zucchero in granella...
Il fondo
La sera prima impastare 50 g di farina Manitoba 25 g di acqua 2 g di lievito di birra
Coprire e lasciar lievitare a temperatura ambiente tutta la notte. La mattina 500 g farina Manitoba 100 g di burro Soresina 100 g di zucchero
1 uovo intero + 1 tuorlo
1 cucchiaino di sale
200 ml di latte Soresina 10 g di lievito di birra
Impasto a mano La mattina fare la fontana con i 500 g di farina mettere al centro i 10 g di lievito di birra sbriciolati e versarvi il latte lavorando con la punta delle dita e ridurre ad una poltiglia, poi aggiungere tutti gli altri ingredienti, lasciando per ultimo il burro a pezzetti. Lavorare molto bene fino ad ottenere un composto lucido, e sodo, l’ho messo in una ciotola coperto, nel forno spento fino al raddoppio.(due ore circa).
Ho ripreso l'impasto e l'ho diviso in tante palline da 70 g cad, ho dato la forma di pagnotta con il sistema pieghe del primo tipo di Adriano e fatte lievitare un'altra volta fino al raddoppio, sulla teglia coperta di carta forno.
Una volta pronte le ho pennellate con il tuorlo d'uovo, cosparse di zucchero in granella ed infornate a 175° per 15 minuti circa.
Le offro a tutte voi che passate di qui, ed in particolare a Barbara, che si é ricordata che oggi é il mio onomastico, e mi ha fatto gli auguri con questo graditissimo pensiero.
Da bambina passavo spesso le mie vacanze presso degli zii paterni , i quali abitavano in una piccola frazione vicino a Soresina dove, sul sagrato della chiesa, come una pagina del Guareschi, c'era e sopravvive ancora un gelso , tutto cavo all'interno e con tanto di pertugio alla base, dove i bambini di oggi giocano a nascondino.
Non si sa come attinga linfa questo grosso tronco atrofizzato, eppure ad ogni primavera riprende vigore e ostenta fronde rigogliose e bacche dolcissime, destinate ormai ad una razza in estinzione. Caro, vecchio gelso, ultima reliquia di mitiche piante del passato, che il progresso ha cancellato, Solo il gelso sa custodire, quasi eco dei più celebri cipressi del Carducci, tutti quei ricordi nella cavità protetta dalla sua vetusta corteccia.
E proprio qui venivamo anche a far merenda, tutti insieme sotto questo gelso, con le pesche finte. Era la specialità di questi miei zii.
Ho cercato di rifarle, attingendo qua e là nel web, con questa ricetta che mi é sembrata più vicina a "loro" , ma si sa che le ricette dell'infanzia sono irripetibili: eravamo bambini spensierati e felici..
250 g di farina manitoba
250 g di farina 00
50 g di zucchero
400 g di uova (pesate col guscio)
15 g di lievito di birra fresco
75 g di burro Soresina
10 cl di latte Soresina
Ho fatto sciogliere nel latte tiepido il lievito di birra, poi ho messo tutti gli altri ingredienti nella macchina del pane sul programma impasto, tranne il burro che ho aggiunto solo alla fine.
L'impasto deve risultare lucido, morbido e si deve staccare dalle pareti dell'impastatrice.
Ho fatto lievitare per circa un'ora e mezza (oggi c'era un caldo da morire) cioè fino al raddoppio.
Poi ho sgonfiato l'impasto portandolo ad un'altezza di un paio di cm e con un coppa pasta ho ritagliato dei mucchietti del peso di circa 25 g cad. e fatti lievitare di nuovo per un'ora (fino al raddoppio).
A questo punto ho preparato lo sciroppo e la crema al limoncello come la nostra Paoletta:
crema al limoncello
200 g di latte Soresina
60 g di limoncello
1 uovo
60 g di zucchero
40 g di farina.
In un tegame ho montato bene l'uovo con lo zucchero, aggiunto la farina setacciata intanto che il latte e il limoncello arrivavano al bollore.
A questo punto ho versato in un sol colpo i liquidi sull'uovo e lo zucchero e rimesso sul fuoco, mescolando per circa 5 minuti e la crema era pronta.
Sciroppo
160 g di zucchero
105 g di acqua
80 g di alchermes
Ho messo sul fuoco l'acqua con lo zucchero e portato a bollore per 5 minuti.
Alla fine ho aggiunto l'alchermes.
Ho inzuppato le palline nello sciroppo, sgocciolate bene, rotolate nello zucchero semolato schiacciando leggermente la parte interna ed unite a due a due con la crema al limoncello.
Prima si parlava tutti in dialetto, era la parlata che marcava con efficacia il territorio.
Ora i bambini parlano il tricolore, però la parola Brichèt la conoscono perché ,ora come allora ,alcuni panettieri fanno ancora questo pane, troppo dolce per chiamarlo pane, e poco dolce per chiamarlo brioche, ma è proprio questa caratteristica indefinita che lo rende unico.
Non solo è buono appena sfornato, ma una volta raffermo si fa biscottare come si dice da noi, nel microonde, ed intingerlo nel latte a colazione, non c’è merendina che tenga.
Rigirando le lancette dell’orologio al passato, dopo reiterati tentativi, ho trovato la ricetta ,quella originale di una volta, per gentile concessione di un amico,ora in pensione, che aveva una panetteria vicino a casa mia.
PS: per chi volesse usare il lievito madre basta sostituire il lievito di birra con 150 g di Pasta madre.
Iniziando sempre la sera con i canonici rinfreschi.
Il fondo
La sera prima impastare
50 g di farina manitoba
25 g di acqua
2 g di lievito di birra
Coprire e lasciar lievitare a temperatura ambiente tutta la notte.
500 g farina manitoba
100 g di burro Soresina
60 g di zucchero
1 uovo intero + 1 tuorlo
1 cucchiaino di sale
200 ml di acqua (io ho fatto metà latte e metà acqua)
10 g di lievito di birra
Impasto a mano
La mattina fare la fontana con i 500 g di farina mettere al centro i 10 g di lievito di birra sbriciolati e versarvi l’acqua lavorando con la punta delle dita e ridurre ad una poltiglia, poi aggiungere tutti gli altri ingredienti, lasciando per ultimo il burro a pezzetti. Lavorare molto bene fino ad ottenere un composto lucido, e sodo, perché diversamente in cottura perderebbe la forma, l’ho messo in una ciotola coperto, nel forno spento fino al raddoppio.(due ore circa).
Poi ho diviso l’impasto in tante palline da 100 g cad. le ho spianate a pizzetta ed arrotolate a filoncino, spianato di nuovo in strisce alte mezzo cm e pronte per dare la forma del Montasùcome spiegato dalle Simili nel loro libro “Pane e roba dolce.”
Riporto pari pari il loro metodo che consiste in:
disporre la striscia orizzontalmente e ripiegare le estremità ed arrotolare con il pollice schiacciando leggermente tirando verso l’esterno. Quando i rotolini hanno raggiunto il centro, separarli leggermente, sollevare la pasta che si trova tra di essi, disponetela sul rotolino di sinistra e su questa appoggiate perpendicolarmente il rotolino di destra, premete leggermente per fissarli.
Disporli sulla teglia da forno foderata di carta e far lievitare di nuovo fino al raddoppio.( 90 minuti circa)
Quando qualcuno in casa ti dice che vorrebbe un dolce, ma non troppo dolce, un qualche cosa di buono da mangiare anche a colazione al posto dei biscotti o anche a merenda al posto della ciambella? La risposta l'ho trovata in questo pane soffice, con un retrogusto speziato che mi piace tanto, con un bel colore dorato che appaga anche la vista... , La ricetta é sul ricettario dello "Zafferano leprotto" (ovviamente l'ho un po' modificata)
Ingredienti: 450 g di farina 00 250 g di latte 15 g di lievito di birra 175 g di burro 80 g di zucchero 100 g di uva sultanina ammollata in acqua tiepida 1 bustina di zafferano 1/2 cucchiaio di noce moscata 1 cucchiaio di cannella in polvere.
Intiepidire appena il latte con un cucchiaino di zucchero preso dal totale e sciogliere lo zafferano ed il lievito. Nella macchina del pane, ho impastato la farina miscelata con la cannella e la noce moscata, il burro a pezzetti, il resto dello zucchero. In seguito ho aggiunto il lievitino ,e dopo qualche minuto l'uvetta asciugata ed infarinata.Quando il tutto é ben incordato ho lasciato lievitare al caldo fino al raddoppio. Ho ripreso l'impasto e l'ho steso in una tortiera di 26 cm di diametro foderata con carta forno e lasciato lievitare di nuovo fino a che la pasta ha raggiunto l'orlo della tortiera. Ho infornato a 170° per 40 minuti circa.
Sono entusiasta di questi croissants e devo ringraziare Paoletta delle sue spiegazioni, che, se seguite alla lettera, proprio come dice lei, poi si hanno questi risultati, l'alveolatura é perfetta.
Ingredienti:
500 g farina manitoba
275 g di acqua
25 g di burro
60 g di zucchero
8 g di sale
1 panetto di lievito di birra fresco
290 g di burro Soresina per i giri della sfoglia
1 uovo per spennellare.
Procedimento:
Ho messo tutti gli ingredienti tranne il sale ed il burro che ho aggiunto dopo alcuni minuti, nella macchina del pane, e lasciato impastare per un ventina di minuti.
Ho avvolto nella pellicola l'impasto e messo in frigo 6 ore.
Per i giri della sfoglia ho seguito sempre il blog di Paoletta.
Grazie mille Paola, copiare da una brava come te, il successo è garantito.
E' la classica Torta delle rose che porterò domani a pranzo a casa di amici.
Ho variato il ripieno, aggiungendo al burro e allo zucchero un po' di marmellata di ciliegie; il risultato é stato che ha colorato leggermente di rosa la torta e si vede.. era quello che volevo
Io uso sempre la ricetta di Marina Braito
Per il fondo (sera prima):
1 cubetto di lievito di birra (25 g)
50 ml di latte tiepido (27 gradi)
50 g di farina
Sciogliere il lievito nel latte, quindi aggiungere la farina e mescolare velocemente; coprire con pellicola e mettere a fermentare per 8-10 ore a temperatura ambiente.
Impasto: (ore 8.30)
20 g di burro
1 cucchiaio di zucchero
300 g di farina di forza
1 uovo intero e 2 tuorli (medi)
100 ml di latte tiepido
pizzico di sale
Ripieno:
140 g di burro
140 g di zucchero
2 cucchiai di marmellata di ciliegie
Impastare il fondo con la farina, le uova, un pizzico di sale, un cucchiaio di zucchero e il latte. Quando tutto è ben amalgamato aggiungere il burro a pomata. Lavorare ancora per 5 minuti (Ken sul 2). Coprire con pellicola e lasciare lievitare per ca. 1,5 ore a temperatura ambiente.
Stendere la pasta in un rettangolo sottile (infarinare leggermente il piano di lavoro).
Lavorare con un cucchiaio di legno 140 g di burro e 140 g di zucchero al fine di ottenere una crema da spalmare sulla pasta.
Con l'aiuto di una spatola spalmare la crema sul rettangolo di pasta e quindi arrotolare la pasta strettamente lungo il lato lungo del rettangolo e tagliare il salame in 10 "rose" uguali.
Disporre le rose in una tortiera a cerniera (diam. 24) foderata di carta forno ad una certa distanza l’una dall’altra, mettendo le più piccole al centro e lasciar lievitare per un'altra ora e mezza coperta a campana.
Infornare a 170 gradi (statico) per circa 40 minuti.
Mangiarli caldi al mattino , ti riconciliano con la vita. Per così poco? Forse, anzi certamente no, però contribuiscono. Questa é una ricetta che ho trovato sul forum della Cucina Italiana e l'autrice é Ila.
Ingredienti
150g di farina manitoba
100 g farina 00
125 ml di latte circa
20 g di lievito di birra
1 pizzico di sale
1 uovo medio
125g di burro
50g di zucchero
Pomeriggio:
setacciare la farina e pesare tutti gli ingredienti; intiepidire il latte e scioglierci il lievito aggiungere 2 cucchiai di farina e uno di zucchero e lasciar riposare per 30'.
Mescolare la farina, lo zucchero e il pizzico di sale, fare un pozzetto al centro e metterci l’uovo, 25g di burro a pezzettini (tolti dai 125) e il lievito . Impastare fino a che la pasta diventa liscia.
Mettere a lievitare per 4 ore circa. Io ho lasciato l'impasto tutta la notte nel frigorifero.
La mattina dopo togliere l'impasto e il burro dal frigo e lasciarli a temperatura ambiente per una quindicina di minuti.
Infarinare la spianatoia, sgonfiare l'impasto lievitato e con l'aiuto del mattarello dargli una forma quadrata, infarinare il pezzo di burro e spianarlo leggermente con il mattarello. Mettere il burro infarinato al centro del quadrato di pasta in modo che ripiegando gli angoli si riformi nuovamente un quadrato (speriamo di essermi spiegata!!!), infarinare e iniziare a stendere la pasta fino ad ottenere un rettangolo. Piegare in tre parti e stendere nuovamente (conviene sempre tenere a mano della farina in modo che l'impasto non si appiccichi) e quindi ripiegare. Coprire con un telo umido e lasciare lievitare fino al raddoppio.
Per le brioches
Stendere l'impasto e formare dei triangoli isosceli. Sulla base mettere 1 cucchiaino di crema pasticciera (marmellata, gocce di cioccolato, mele saltate in padella con zucchero cannella pinoli ) e iniziare ad arrotolare dalla base. Appoggiare i cornetti pronti su una teglia coperta di carta forno ben distanziati e lasciarli lievitare fino al raddoppio, coperti da un telo umido.
Infornare per una quindicina di minuti a 200°. Spolverare di zucchero a velo.
Si possono conservare anche in freezer. Scaldati poi nel microonde sembrano appena sfornati.
Questa é la ricetta "Dolce intreccio" di Adriano Continisio; però ho modificato gli ingredienti , i tempi di lievitazione e dimezzato le dosi.
Ingredienti:
830 g farina W300 o Manitoba
150 g acqua
150 g zucchero
7 uova medie
180 g burro Soresina
15 g lievito fresco
15 sale
miele
Cointreau, limoncello, amaretto di Saronno,
pasta limone: zeste limone 20 g – zucchero 30 g – burro 20 g
frulliamo buccia e zucchero nel macina caffè, aggiungiamo il burro e riduciamo in pasta.
pasta arancia: buccia arancia candita 60 g (io ho usato le zeste)– burro 20 g
riduciamo in pasta
pasta amaretto: amaretti secchi 70 g – burro 30 g – poche gocce di estratto di mandorle amare
riduciamo in pasta
Sciogliamo 10 g di lievito e una punta di cucchiaino di miele in 100 g di acqua tiepida, aggiungiamo 100 g di farina, copriamo.
Quando sarà gonfiato (ca. 40’) procediamo al
1° impasto:
uniamo 300g di farina, 3 uova, 50g di zucchero, 50 g di burro, incordiamo e poniamo coperto a 28°.
Quando sarà raddoppiato (ca. 2 ore), prepariamo un secondo lievito con 50 g di farina, 50 g di acqua tiepida, 5 g di lievito, una puntina di miele. Mettiamo al caldo.
2° impasto:
Serriamo l’incordatura del primo, aggiungiamo il lievito e una spolverata di farina, riportiamo in corda. Versiamo gli albumi leggermente montati e tanta farina quanta ne occorre per riprendere corda. Inseriamo i tuorli uno alla volta, accompagnati prima dal sale, poi dallo zucchero in tre volte, e in ultimo un cucchiaio di miele. uniamo il burro a pezzi appena morbido e lasciamo assorbire a bassa velocità. Pesiamo l’impasto e dividiamo in tre parti; rimettiamo la prima in macchina insieme alla pasta di limone e lasciamo assorbire. Uniamo 1 cucchiaio di limoncello e lavoriamo fino a che non incorda. Mettiamo in un contenitore da frigo. Proseguiamo nelle stesso modo con le altre due parti unendo 1 cucchiaio di Cointreau a quella all’arancia, 1 cucchiaio di liquore amaretto a quella all’amaretto.
Mettiamo ogni impasto in un contenitore coperto e, dopo 30’, trasferiamo in frigo a 6 – 7° fino al giorno dopo. Io ho lasciato lievitare subito altre due ore. Spezziamo i panetti in due e stendiamoli uno alla volta a poco meno di un dito di spessore. Cospargiamo quelli all’arancia con l’arancia candita, quelli all’amaretto con gli amaretti tritati, lasciando vuoto quello al limone. Formiamo a baguette, allunghiamo molto delicatamente formiamo due trecce a 3. Volendo si può formare un’unica grande treccia da chiudere a ciambella.
Pennelliamo con albume e mettiamo a lievitare a 28°, coperto da pellicola, fino al raddoppio.
Pennelliamo ancora con albume, decoriamo a piacimento con granella di zucchero o zucchero semolato.Inforniamo a 175° per dieci minuti.
abbassiamo a 160° e portiamo a cottura (ca. 25’), coprendo con alluminio se scurisce troppo.
Ho provato a fare questa ricetta tratta dal data base della C.I. Treccia di pasta brioche.
Come procedimento é un po' lunghetto, però dà tanta soddisfazione e vale la pena provare. Usando il lievito madre ho cominciato la sera prima ad impastare, mentre il ripieno si può fare il giorno dopo, intanto che avviene la seconda lievitazione.
Ingredienti:
500 g di farina 00
200 g di mandorle pelate
120 g di latte
120 g di burro
120 g di gelatina di albicocche
100 g di nocciole
80 g di zucchero + 2 cucchiai
60 g di pinoli
50 g di marmellata di albicocche
30 g di uvetta
20 g di lievito di birra (o 170 di L.M.)
10 g di sale
6 uova
Limone -Vanillina- rum -zucchero in granella
Impastate 300 g di farina con il lievito e 125 g di acqua; fate lievitare il panetto per circa un’ora e 30’ quindi trasferitelo nella ciotola dell’impastatrice, aggiungete il resto della farina ( 200 ), 5 tuorli, 80 g di zucchero, il burro morbido, il sale, una bustina di vanillina, il latte, la scorza grattugiata di un limone, quindi avviate l’apparecchio fino a quando la pasta risulterà morbida, omogenea ed elastica.Mettetela in una ciotola infarinata e far lievitare coperta in un luogo tiepido per circa un’ora. Mettete l’uvetta a bagno nel rum, macinate le mandorle e le nocciole con 2 cucchiai di zucchero, poi mescolate il tutto con un albume, i pinoli, la marmellata, l’uvetta ottenendo così il ripieno. Stendete la pasta lievitata in un rettangolo di cm 60x40, distribuitevi sopra il ripieno e poi piegate la pasta in 3 (come una lettera) il nuovo rettangolo sarà di cm 40x20. Tagliatelo in 3 strisce ed intrecciate. Accomodate la treccia sulla placca coperta con carta da forno e chiudetela ad anello.Infornare a 170° per 50 minuti.Quando sarà cotta cospargetela con la gelatina e di zucchero in granella.
E' una dolcissima iniziativa di Laura alla quale partecipo volentieri con questa ricetta.
Il Bussolano é il dolce tradizionale di Soresina (CR) ed ogni famiglia ha la sua. Non ne esiste una uguale all'altra.
Perché ricetta del cuore? Perché da sempre la sua "formula magica" riunisce tutta la mia famiglia nelle grandi occasioni : nei ricordi, nel presente e si spera anche nel futuro. Ora come allora, ritrovarsi tutti insieme nella casa di campagna –con i piatti che rendono ricche le ritualità e le feste familiari é come fare un viaggio a ritroso tra i sentimenti e i profumi di una tradizione mai dimenticata.
Ingredienti:
Biga (la sera prima)
200 g di farina manitoba
90 ml d'acqua
2 g di lievito fresco.
La mattina aggiungere alla biga:
500 g di farina 00
100 g di zucchero
150 g di burro Soresinaa temperatura ambiente
250 g di uova (5-6)
25 g di lievito fresco.
Impastare molto bene, il composto é molto morbido, va bene così, non aggiungere la farina e far lievitare fino al raddoppio. (due ore)
Poi aggiungere all'impasto
100 g di zucchero
150 g di burroSoresina a temperatura ambiente
1 cucchiaino di sale
1 bustina di vaniglina.
Far lievitare di nuovo. (un'ora circa).Mettere in una tortiera con il buco, ricoperta di carta da forno bagnata e far lievitare di nuovo fin quasi all'orlo dello stampo. Cospargere di zucchero in granella ed infornare a 175° per 25-30 minuti.
Con queste dosi ne vengono due. Non ho mai provato a dimezzarle.
In casa mia usavamo queste dosi perché uno era per noi e l'altro per gli amici quelli veri e di riguardo.
Ho trovato sul D.B. della Cucina Italiana questa ricetta che a mio avviso é molto buona sia a colazione che a merenda. La farcia però l'ho fatta con quello che avevo in casa.
Ingredienti: Pasta:
farina g 500
latte g 250
60 g burro lievito di birra g 15
3 tuorli zucchero - sale
Farcia:
Marmellata
mandorle a lamelle g 50
2 mele, a fettine
buccia di limone grattugiata zucchero a velo
Lavorate nell'impastatrice con la frusta a gancio la farina con il latte, il burro morbido, il lievito sbriciolato, un cucchiaio di zucchero, i tuorli e un pizzico di sale. Fate lievitare la pasta al tiepido per 2 ore, quindi stendetela, cospargetela con la marmellata, le mele, le mandorle, la buccia di limone, arrotolatela e, sistemandola sulla placca coperta da carta da forno, avvolgetela a chiocciola. Incidetela con alcuni tagli, lasciatela lievitare per 45' poi infornatela a 180° per 45'; servitela spolverizzata di zucchero a velo.
ANGELICA il must delle sorelle Simili, dà sempre grande soddisfazione
Lievitino
135 g di farina di forza
13 g di lievito di birra
75 g di acqua
Amalgamare tutti gli ingredienti del lievitino e lasciare lievitare per 30 minuti (io ho lasciato lievitare per 1 ora)
Impasto
400 g di farina di forza
75 g di zucchero
120g di latte tiepido
3 tuorli
1 cucchiaino di sale
120 g di burro morbido (a pomata)
Ripieno
75g di uva sultanina
75gr di arancia candita tritata
50 g di burro fuso
In una ciotola mettere la farina, fare la fontana, mettere al centro il latte tiepido, i tuorli, lo zucchero il sale e amalgamare con un poco di farina (ho messo tutto nel Ken e lavorato per 10 minuti su velocità 1).Unire il burro e finire l’impasto battendo fino a quando si staccherà dalle pareti della ciotola (altri 5 minuti di Ken sempre su velocità 1).Rovesciare sul tavolo, unire il lievitino e battere finché i due impasti saranno ben amalgamati (tutto nel Ken con altri 5 minuti su vel. 1). Rimettere nella ciotola unta e lievitare 1 ora finché sarà raddoppiato (io ho lasciato lievitare 2 ore in forno spento). Rovesciarla sul tavolo infarinato e stenderla formando un rettangolo di 2-3 mm di spessore, senza lavorarla. Pennellare abbondantemente con il burro fuso, cospargere di uva sultanina, ammollata e asciugata e l’arancia candita. Arrotolare il lato più lungo. Tagliare questo a metà per il lungo con un coltello affilato e sottile, infarinandolo ogni tanto. Separare delicatamente i due pezzi, girarli tenendo il lato tagliato verso di voi e formare una treccia facendo in modo che la parte tagliata rimanga il più possibile all’esterno. Mettere su una teglia da forno e chiudere a ciambella. Pennellare con burro fuso e fare lievitare 30 –40 minuti a campana (deva quasi raddoppiare). Cuocere in forno 200° per 20-25 minuti statico.
Spolverare con zucchero a velo, non amo molto la glassa come in effetti la ricetta dice.
Queste brioches sono di una sofficità direi quasi unica. La mia musa é sempre la nostra cara Alda.
Ingredienti 250 g di farina 00 250 g di farina manitoba 100 g di burro a temperatura ambiente, 180 g LM. 75 – 100 g di zucchero (a seconda che le si desideri più o meno dolci), 3 uova intere, 100 g di acqua e 150 g di latte, scorza grattugiata di limone, oppure aroma di vaniglia.
Sciolgo nell’impastatrice il LM con i 100 g di acqua. Quando ho ottenuto una pappetta morbida, aggiungo, sempre nell’impastatrice, gli altri ingredienti (attenzione: il latte, non tutto insieme), alternandoli, intanto che la macchina gira: un po’ di farina, un po’ di burro (morbido ma non fuso), un po’ di zucchero, di nuovo farina…. in questo modo, gli ingredienti si mescolano veramente bene. Poi, sempre a macchina in moto, si aggiunge il latte, poco per volta, perchè si deve tenere conto della capacità di assorbimento della farina, del fatto che le uova possono essere più o meno grandi ... ogni impasto è un caso a sé. Bisogna aggiungere latte fino a che l’impasto è veramente molto morbido (ma non, evidentemente, liquido). Sarà anche appiccicaticcio, ma non importa. Ora bisogna lasciarlo lievitare, io lo lascio lievitare tutta la notte, finché ha riempito la ciotola. importante che la ciotola sia ermeticamente chiusa con pellicola trasparente, perché l’impasto non secchi in superficie. A questo punto, dovrebbe essere ancora morbidissimo, ma più elastico, non più appiccicoso. La pasta è comunque troppo morbida per poter essere stesa e ritagliata, allora procedo così: trasferisco l’impasto sul piano da lavoro e con le mani infarinate gli do (senza impastare) la forma di un salsiccione, che poi divido a pezzi da 50 – 60 g l’uno. Allargo ciascun pezzo dandogli forma ovale (con le mani o con qualche colpetto di mattarello), ho messo qualche cucchiaio di marmellata su un’estremità, e arrotolo dando la forma di un cornetto. Si pennellano con uovo o latte, . volendo si spolverano di granella di zucchero. In forno a 180° fino a doratura
Incominciate verso le 20, impastate 60 g di farina con il lievito sciolto in un dito d’acqua tiepida e formate un bel panetto che metterete a lievitare in una ciotola coperta. Quando il panetto sarà raddoppiato di volume, toglietelo dalla ciotola e metteteci 440 g di farina, 1 uovo intero ed un tuorlo, 100 g di burro a temperatura ambiente, lo zucchero, il panetto lievitato, la scorza del limone, il sale, il latte, la vaniglia ed impastate tutti gli ingredienti. Lavorate molto bene la pasta con le mani o nell’impastatrice e quando è bella incordata, rimetterla nel contenitore a far lievitare tutta la notte nel frigorifero. Al mattino togliete dal frigo i restanti 100 g di burro, quando è morbido aggiungetelo a pezzetti all’impasto e lavorandolo ancora un po’.Tagliate l’impasto in 3 filoni uguali (non senza prima di aver tolto un po’ di pasta che servirà a fermare l’uovo crudo) e formate la treccia, al centro mettete l’uovo e fermate incrociando i 2 filoncini spessi come un dito, sullo stesso. Ponete di nuovo a lievitare fintanto che raddoppia il volume. Lucidate la superficie con un uovo sbattuto con un po’ di latte e cospargere con granelli di zucchero. Cuocete a 170/180° per 40-45 minuti.
Questa é la ricetta della torta delle rose, che, anziché farcirla con burro e zucchero, ho provato con i frutti di bosco.
Non é niente male, considerato che ho usato i frutti surgelati. Per evitare troppa acquosità, in un tegame ho fatto scaldare una noce di burro con un cucchiaio di zucchero ed ho messo, ancora surgelati i frutti. Dopo qualche minuto li ho tolti, lasciando il sughetto a parte che ho servito con la torta.
Torta di rose con lievito madre
ho iniziato alle 15 50 g. LM 25 g.acqua tiepida, 50 g. di farina manitoba. Impastare e far lievitare per almeno 3 ore. Secondo impasto h 18 50 g. di burro morbido, 250 g di manitoba 125 g. latte tiepido 2 rossi d'uovo 2 cucchiai di zucchero Ripieno 300 g di frutti di bosco surgelati una noce di burro Impastare il rinfresco con la farina e le uova, il latte , lo zucchero, far incordare e per ultimo aggiungere il burro a pezzetti, e lavorare di nuovo.(Ho usato l'impastatrice) Quando l'impasto sarà liscio ed elastico far lievitare ancora per almeno 3 ore.Stendere l'impasto a forma di rettangolo, spennellare con 50 g di burro fuso, cospargere con i frutti, chiudere a salame e tagliare poi a tronchetti. Disporre in una tortiera a cerchio apribile, foderata con carta da forno,un po' distanti, iniziando dal centro, e far lievitare tutta la notte nel forno spento.