Pasqua

30 giu 2009

Pazzi per il cioccolato




Mi é molto piaciuta la raccolta di Anna per il suo blog Candy ed allora ho pensato di partecipare anch'io con queste due foto, anche se come foto lasciano un po' a desiderare, però le torte sono buone.
Le ricette le potrete trovare : Fragole e cioccolato qui
Menta e cioccolato qui

29 giu 2009

Croccantini di pollo al sesamo


Una ricettina semplice ma gustosa perché il pollo di per sé, é una carne non troppo saporita, ed allora ho pensato di renderlo un po' stuzzicante in questo modo:
Ho tagliato il petto di pollo (circa 300 g) a pezzetti irrorandoli con succo di limone, sale, pepe e lasciati marinare una quindicina di minuti.
Nel frattempo ho preparato una pastella con :

1 cucchiaio di vino bianco
2 cucchiai di maizena
1 uovo
sale
pepe

Mescolare la maizena con l'uovo , il vino, il sale , il pepe e immergere i pezzetti di pollo.
Scaldare l'olio di arachide in una padella, scolare il pollo dalla marinata impanandolo con i semi di sesamo e friggere. Un gustoso secondo se accompagnato da una fresca insalata verde, oppure pomodori e peperoni, o con quello che vi piace di più.



24 giu 2009

Ciambella al succo di amarene




E' da un bel po' di tempo che non usavo gli stampi in silicone, finalmente mi sono decisa a tirarli fuori dal cassetto, per fare questa torta da regalare ai bimbi di nostri amici per una bella merenda nel nostro prato. A proposito, se lo volete vedere vi rimando qui.
Bella, oltre che d'effetto,proprio buona perché sparita in poco tempo. Se vogliamo é un po' calorica, ma questi bambini erano talmente scatenati che l'hanno smaltita in poco tempo.

Ingredienti:

1 vasetto di yogurt bianco intero
200 g di zucchero
4 uova
250 g di farina 00
200 g di fecola di patate
4 cucchiai di succo di amarena
1 bustina di lievito
un pizzico di sale
zucchero a velo

Lavorare insieme lo zucchero con lo yogurt, unire le uova uno alla volta, il sale, aggiungere a cucchiaiate le farine setacciate alternandovi il succo di amarene. Per ultimo incorporare il lievito.
Versare nello stampo, questo é di cm 26 di diametro e cuocere a 180° per 40/45 minuti.
Prima di servirla spolverare con lo zucchero a velo.


22 giu 2009

I casonsei


Piatto conteso fra Bergamaschi e Bresciani, questa ricetta, é un tipo di pasta dal ripieno agrodolce, che risale al XIX secolo. Gli ingredienti variano a seconda delle zone, ma quello che non deve mancare é la pera spadona.

Quelli che sto per proporvi non sono quelli "VERI", perché spetta a Brescia o a Bergamo la D.O.P. però anche dalle mie parti li chiamiamo "casonsei"e , come dice il proverbio: " Tra i due litiganti , il terzo...... li fa così

Per la pasta
400 g di farina
acqua
e sale

Ripieno
300 g di manzo stufato e tritato
1 cucchiaio di pane grattugiato
1 uovo
1 pera spadona passata al setaccio
3 cucchiaini di grana padano grattugiato
1 pizzico di cannella
1 pizzico di noce moscata
sale
brodo q.b.

Impastare la farina con l'acqua ed il sale. Risulterà un composto piuttosto sodo.
Far riposare una mezz'ora, avvolta nella pellicola, perché non deve seccare.
Poi stendere la pasta a strisce e ritagliarla in quadrati di 6-8 cm di lato, mettere al centro una noce di ripieno, dopo aver impastato ben bene, e ripiegare la pasta a metà bagnando i bordi.
Lessare in abbondante acqua, condire con burro fuso e salvia.
Il piatto delle feste e per fare festa, quando arrivano gli amici ,quelli che vogliono nel piatto "la tradizione" e ne hanno ben donde.

19 giu 2009

Crostata ricotta e pesto




Ho voluto provare la ricetta della pasta sfoglia di Cristopher Felder, molto più leggera di quella canonica che faccio di solito. Il risultato é stato molto apprezzato dagli amici nostri ospiti l'altro giorno, ma anche da chi dice sempre, quando cambio la ricetta : "Buona, però....." .come tutti sappiamo la verità sta sempre dopo il però.
Mah, riesco ancora a stupirmi e pensare che dovrei essere oramai abituata a questa tiritera

Pasta sfoglia
200 g di farina 00
1 uovo
90 g di burro a dadini
5 g di sale
20 g di acqua

Ripieno
250 g di ricotta
3 uova
100 g di pesto
140 g di pomodori a pezzetti
40 g di grana grattugiato.
sale-pepe

Ho amalgamato molto bene la farina con il burro ed il sale, ho aggiunto l'uovo sbattuto prima a parte con una forchetta, l'acqua e formato un panetto.
L'ho messo a riposare in frigorifero 2 ore.

Ho steso la pasta molto sottile ed ho foderato una teglia di cm 24 con cerchio apribile, bucato la base con i rebbi della forchetta ed infornato a 180° per 5 minuti.

Nel frattempo ho lavorato bene la ricotta, ho unito il pesto, il grana e le uova sbattute precedentemente, sale e pepe.

Ho tolto il guscio dal forno e versato il ripieno cospargendo la superficie con i pezzetti di pomodoro, sarebbero andati meglio i pomodorini, ma non li avevo.
Infornato per altri 15 minuti per terminare la cottura.

18 giu 2009

Sapori e colori dell'estate



Profumatissime queste verdure, sapevano di "sole" e ispirandomi a Giallo zafferano un bellissimo sito (mi trovate anche lì) al quale faccio spesso riferimento, come in questo caso, le ho così preparate..


Involtini di peperone

3 cucchiai di pan grattato

1 spicchio d'aglio

1 acciuga dissalata

1 cucchiaio di capperi sott'aceto

6 foglie di basilico

1 cucchiaio di prezzemolo tritato

sale-pepe

Ho arrostito due peperoni , spellandoli e usando le falde. Ho preparato il ripieno amalgamando in una ciotola il pangrattato, lo spicchio d’aglio schiacciato, i capperi tritati, l’acciuga dissalata, diliscata e tritata, il basilico e il prezzemolo tritato, il sale e il pepe.

Ho unto una teglia da forno e ho messo gli involtini.


Melanzane alla sarda

2 spicchi Aglio

2 Melanzane

Olio evo

Pepe

500 g Pomodori-

Prezzemolo 3 cucchiai

Sale q b

Ho tagliato le melanzane a fette alte un dito. Con la lama di un coltello le ho incise praticando delle righe perpendicolari longitudinali e trasversali, in modo da formare un disegno a scacchiera. Le ho coperte di sale per 1/2 ora per far perdere l'amaro. Nel frattempo ho lavato i pomodori, tagliati a metà, eliminato i semi e tagliati cubetti.

Poi ho tritato finemente sia il prezzemolo che gli spicchi di aglio.
Trascorsa la mezz’ora, sciacquato le melanzane sotto l’acqua fredda corrente e poi asciugate.Vicino agli involtini dei peperoni, ho fatto uno strato di melanzane, coperto con un po’ di cubetti di pomodori, un po’ di aglio tritato, il prezzemolo, un pizzico di sale, pepe e un giro di olio extra vergine di oliva.


Pomodori gratinati
3 acciughe sotto sale

1 spicchio d'aglio

6 foglie di basilico

100 ml di brodo

1 cucchiaio di capperi sott'aceto

Olio evo

3 cucchiai di pan grattato

Pepe

4 pomodori ramati

3 cucchiai di prezzemolo tritato

Sale

Lavate e tagliate i pomodori a circa ¾ della loro altezza, tenendo da parte la calotta con il picciolo che vi servirà come guarnizione per il piatto finale.
Con un coltellino scavate la polpa tutta intorno alla circonferenza del pomodoro e successivamente, con un cucchiaino estraetela; salate l’interno dei pomodori e poneteli capovolti su di una gratella a scolare (per circa 20 minuti), in modo che perdano l’acqua di vegetazione

Nel frattempo preparate il ripieno: lavate sotto l’acqua corrente le acciughe sotto sale, poi asciugatele, diliscatele e tritatele.
Mettete in una ciotola il pangrattato, aggiungete le acciughe, i capperi strizzati e tritati, l’aglio schiacciato, il prezzemolo, il basilico tritato, l’olio, il sale e tanto brodo quanto ne servirà per ammorbidire il ripieno senza renderlo però liquido.
Prendete ora i pomodori, riempiteli dividendo equamente il ripieno e poneteli nella teglia con i peperoni e le melanzane infornateli a 200° per circa 40 minuti.
Servite, guarnendo i pomodori con il loro “coperchio” (la calotta superiore che avrete messo da parte).



16 giu 2009

Il the della pianura


Ho voluto parafrasare il titolo del film "il the nel deserto" perché in questi giorni di afa soffocante, per rinfrescarmi, cerco sempre di "riprodurre" questo the alla menta che mi ricorda un po' quello che avevo sorseggiato in Tunisia, nell'oasi di Gabes, durante una sosta di un tour di 2 giorni nel deserto. Devo dire che il loro era prorpio ottimo, anche questo però si fa bere. Ormai in casa mia è diventata un'abitudine consolidata bere di questo the, vista anche l'abbondante produzi0one di menta sul mio balcone.

Ingredienti

1 litro d'acqua

2 cucchiai di the verde

1 manciata di foglie di menta

4 cucchiai di sciroppo di menta

Ghiaccio

In una brocca capiente, circa due litri, ho messo le foglie di menta ed il the verde. Ho versato l'acqua bollente e con un cucchiaio di legno ho girato bene bene per amalgamare il tutto. Ho lasciato in infusione qualche minuto, filtrato e fatto raffreddare in frigorifero. Versato in un bel bicchiere con tanto ghiaccio ed ecco un long drink anche per astemi come me.

12 giu 2009

Crostata di Claudia





Chiedo scusa a Camomilla, se questa crostata l'ho chiamata di Claudia, ma in realtà é la sua , perché per un giorno speciale, sono andata sul sicuro, copiando da lei.


Per il compleanno di Claudia per i suoi meravigliosi trenta quattro anni, una crostata goduriosa, perché quando entra nel mio blog mi porta una ventata di gioiosa freschezza ed allegria (tranne quando ha problemi di cuore..)

La ricetta la trovate qui.

PS: non ho messo lo zucchero in granella.

10 giu 2009

Pane con le patate




Con il frescolino di questi giorni, accendere il forno non é stato un problema e come al solito, il blog "tentatore" di Adriano, mi ha convinto a fare questo pane. A dire il vero non é la prima volta, ma con questa ricetta, che é un mix tra la sua e la mia, é uscito un pane talmente morbido all'interno,( come piace a me), e con una bella crosta dorata e croccante al punto giusto, che in casa é sparito in un attimo.Io l'ho mangiato da solo, ma non faccio testo, perché sono una di quelle che rinuncia al companatico piuttosto che al pane, anche se "non di solo pane si vive...

Ingredienti
250 g di farina Manitoba
250 g di farina 0
150 g di acqua circa
170 g di patate lessate
150 g di lievito madre
12 g di sale
1 cucchiaino di malto

La sera ho preso il rinfresco del lievito madre, l'ho coperto con i 500 g di farina setacciata, e lasciato coperto con una pellicola, nel contenitore della macchina del pane tutta la notte.

La mattina, ho aggiunto tutti gli altri ingredienti ed ho impastato con il programma nella macchina del pane.
Tolto l'impasto, l'ho lasciato lievitare fino al raddoppio nel forno spento con la lucina accesa.
Ho rovesciato l'impasto sulla spianatoia infarinata ed ho dato le pieghe del 1° tipo. Ho arrotondato leggermente e coperto a campana per un'ora. Dopo ho stretto la sfera, sigillato la chiusura e l'ho messa capovolta su un telo ben infarinato e lasciata raddoppiare.
Intanto ho acceso il forno a 250°.
Ho ripreso l'impasto e l'ho capovolto sulla teglia del forno ricoperta di carta.
Una volta infornato ho versato subito dell'acqua bollente sull'altra teglia sottostante del forno , lasciato cuocere per dieci minuti. Poi ho abbassato la temperatura a 200° per 5 minuti e portato a 180° per altri quindici.







6 giu 2009

Crostata di amaretti e mandorle



Doveva essere una crostata di "risulta"perché volevo finire un vasetto di amaretti , il sacchetto delle mandorle in lamelle e mezzo vasetto di confettura di albicocche di mia produzione dell'anno scorso.
Girovagando ho trovato questa ricetta sul blog Fior di Frolla di Camomilla :

STREPITOSA E DI UNA BONTÀ DISARMANTE (come ha detto lei) e qui CONFERMO perché se la sono mangiata anche quelli che: Le crostate? Sì va bene, mica male, ma vuoi mettere una torta soffice, alta dieci cm?
A questo punto mi sorge un dubbio: forse fino ad oggi ho fatto delle crostate così così, ma non mi sembra..
Beh comunque questa é fantastica, gli amaretti intinti nel liquore si trasformano in una "crema" deliziosa che si sposa benissimo con il sapore delle albicocche e con tutto il resto.


La ricetta é questa:


Ingredienti:
per la pasta frolla:
300 g di farina 00
150 g di burro
100 g di zucchero

3 tuorli
Un pizzico di sale
La buccia grattugiata di un limone
½ cucchiaino di lievito in polvere per dolci

Per il ripieno:
100 g di lamelle di mandorle (la ricetta diceva granella di mandorla)
150 g di amaretti croccanti

3 albumi

2 cucchiai di zucchero semolato
Liquore all’amaretto di Saronno q.b.
3-4 cucchiai di marmellata di albicocche
1 cucchiaio di zucchero di canna

Procedimento:
Per la frolla: nella planetaria (o nel mixer) lavorate il burro freddo a pezzetti insieme allo zucchero semolato utilizzando il gancio a k. Sempre tenendo l’apparecchio in funzione unite i tuorli, uno alla volta (conservando gli albumi che vi serviranno tra poco per il ripieno) e quando saranno perfettamente amalgamati aggiungete la scorza di limone grattugiata (sempre facendo attenzione ad evitare la parte bianca più amara). Incorporate la farina setacciata, il lievito ed infine un pizzico di sale. Impastate il tutto fino ad ottenere una pasta liscia e omogenea, se necessario, lavoratela brevemente a mano, formate la classica palla e fatela riposare in frigo per 30 minuti circa avvolta nella pellicola alimentare.

Con il mattarello stendete la pasta frolla su una spianatoia in un disco grande a sufficienza per formare la base ed i bordi della crostata e disponetela in uno stampo a cerniera da 26 cm di diametro ben imburrato ed infarinato. Spalmatevi sopra la marmellata di albicocche servendovi di un cucchiaino e disponete sopra gli amaretti interi, che avrete immerso velocemente in un piatto fondo contenente un po' di Amaretto di Saronno, ricoprendo l’intera base in modo da formare tanti anelli concentrici partendo dall’esterno fino al centro. Montate leggermente gli albumi insieme ai 2 cucchiai di zucchero semolato in una ciotola ben pulita servendovi delle fruste elettriche e con essi ricoprite la superficie di amaretti aiutandovi con una spatola. Tritate (anche con il mixer) grossolanamente le mandorle già tostate (meglio ancora sarebbe la granella per un risultato estetico più piacevole) e distribuitele con le mani uniformemente sul composto di albumi montati completando con una spolverata di zucchero di canna.

Cuocete nel forno già caldo a 180° per circa 40 minuti coprendo con un foglio di alluminio se la superficie del dolce dovesse scurirsi troppo.


3 giu 2009

Frittata di luertis



La pianta dell'amore, ovvero i germogli del luppolo.

Il significato romantico di questa pianta é perché , la troviamo abbarbicata al tronco e ai rami degli alberi, come se li abbracciasse..quando si dice la fantasia.
Infatti questa parola deriva dalla fusione di due parole inglesi : love che significa amore e tree che vuol dire albero.Con il passare del tempo, storpiando la pronuncia inglese love in luer e tree in tis, il passo é breve. E questo é quello che da noi si narra, quando si parla di Luertis.
Al di là di queste disquisizioni, in pianura, un po' ovunque si consumano in zuppe, minestre, risotti, o semplicemente soffritti con olio aglio prezzemolo. Io ho fatto questa frittata che nel cestino per la gita fuori porta, in questa stagione non manca mai.

Una ricetta semplicissima per 2 persone
1 pugno di luertis lessati
4 uova
1 cucchiaio di gran padano grattugiato
una noce di burro
sale-pepe q.b.

Per prima cosa bisogna mondarli e lessarli in poca acqua salata.Io ne avevo un bel mazzetto, che una volta mondati e lessati si sono ridotti ad un pugno.
Poi li ho tagliati a pezzetti e fatti rosolare con una noce di burro . Ho aggiunto 4 uova sbattute con sale, pepe e un bel cucchiaio di grana padano grattugiato.
Cuocere di consueto.
Molto buona la frittata, forse perché i luertis li avevo appena colti.