Ho voluto ricordare con questa ricetta un mio illustre concittadino : Ugo Tognazzi, grande attore, ma anche un grande appassionato di cucina come si può evincere da queste due parole:
" La mia é una cucina d'arte. La soffro come pochi. Ed é per questo che do un'importanza fondamentale anche alla scenografia che l'accompagna, all'atmosfera che la circonda, a tutto quel flusso di sensazioni piacevoli che ti provengono dalla memoria o dall'ambiente, e che investono prepotentemente il piatto che hai davanti. Come a Proust ogni oggetto sussurrava ricordi lontani e sepolti, così a me ogni cibo rammenta tempi perduti o ritrovati.
La gallina bollita per esempio mi fa riandare alla nonna, alle domeniche di Cremona, alla mostarda; i lamponi freschi mi ricordano lontane e rare villeggiature in montagna con i miei genitori."
Se questo non é amore per la cucina...
Ingredienti
1 anitra (1 kg circa)
80 g di pancetta
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
4 pomodori
1 bicchiere di vino bianco secco
4 cucchiai di aceto
1 mazzetto odoroso (timo, alloro, prezzemolo, maggiorana)
1 tazza di brodo
sale - pepe
Rosolare l'anitra a pezzi in un tegame da forno, fino allo scioglimento del suo grasso.
Togliere l' anitra e far soffriggere la pancetta a dadini, la cipolla, il sedano e la carota tritati finemente. Aggiungere l'aceto e far evaporare.
Rimettere l'anitra nel tegame con i pomodori a pezzetti, il vino bianco ed il mazzetto odoroso.
Aggiustare di sale, pepe e coprire con il brodo caldo.
Cuocere in forno per almeno un'ora e mezza. Quando l'anitra é cotta disporla su un piatto e tenerla al caldo. Passare il fondo nel mixer , versare la salsa sull'anitra e servire.
Buonissima per davvero; provate ad indovinare con che cosa l'abbiamo accompagnata?
Ma con la polenta no!!
" La mia é una cucina d'arte. La soffro come pochi. Ed é per questo che do un'importanza fondamentale anche alla scenografia che l'accompagna, all'atmosfera che la circonda, a tutto quel flusso di sensazioni piacevoli che ti provengono dalla memoria o dall'ambiente, e che investono prepotentemente il piatto che hai davanti. Come a Proust ogni oggetto sussurrava ricordi lontani e sepolti, così a me ogni cibo rammenta tempi perduti o ritrovati.
La gallina bollita per esempio mi fa riandare alla nonna, alle domeniche di Cremona, alla mostarda; i lamponi freschi mi ricordano lontane e rare villeggiature in montagna con i miei genitori."
Se questo non é amore per la cucina...
Ingredienti
1 anitra (1 kg circa)
80 g di pancetta
1 cipolla
1 carota
1 gambo di sedano
4 pomodori
1 bicchiere di vino bianco secco
4 cucchiai di aceto
1 mazzetto odoroso (timo, alloro, prezzemolo, maggiorana)
1 tazza di brodo
sale - pepe
Rosolare l'anitra a pezzi in un tegame da forno, fino allo scioglimento del suo grasso.
Togliere l' anitra e far soffriggere la pancetta a dadini, la cipolla, il sedano e la carota tritati finemente. Aggiungere l'aceto e far evaporare.
Rimettere l'anitra nel tegame con i pomodori a pezzetti, il vino bianco ed il mazzetto odoroso.
Aggiustare di sale, pepe e coprire con il brodo caldo.
Cuocere in forno per almeno un'ora e mezza. Quando l'anitra é cotta disporla su un piatto e tenerla al caldo. Passare il fondo nel mixer , versare la salsa sull'anitra e servire.
Buonissima per davvero; provate ad indovinare con che cosa l'abbiamo accompagnata?
Ma con la polenta no!!
16 commenti:
Che bello ripensare a Tognazzi, grazie di darmene l'occasione pubblicando questa ricetta.
Lo ripenso sempre con Michel Piccoli intorno al tavolo de La Grande Abbuffata :)
L'estratto che citi proviene da un libro ?
Ammiro incondizionatamente chi maneggia con disinvoltura anatre, faraone ed affini, io sono ancora allo stadio del timore reverenziale :)
A presto !
Federica
@Federica: l'estratto l'ho preso dal suo blog
Le ricette illustrate di Ugo Tognazzi.
ciao un bacio
Germana, bella ricetta la passrò al mio c ompagno, di solito è lui che cucina l'anatra... Un bacione
Gustosa in questa veste!!
un bacione
Non sapevo amasse la cucina Tognazzi!!!! Comunque sia quest'anatra è favolosa.. io non la compro nè mangio mai. e sbaglio!!!! Un bacione :-)
Buona l'anatra, io l'adoro, mi fai tornare in mente mia nonna che la faceva ripiena. Grazie di questo amarcord.
Un abbraccione!! Silvy
occoasione per ricordare un grande del cinema italiano, nessuno più ne parla un vero peccato..., consoliamoci per anitra, una volta si usava mangiuare di più carni animali da cortile
@Ale:OK
@Gemelline-Claudia-Andras :grazie
@Gunther:é vero solo Cremona si ricorda di lui,avendogli intitolato un parco e una sala cinematografica.
Buona giornata a tutti
ciao carissima!! grazie come sempre per le tue visite!! ^_^
non amo l'anatra però devo ammettere che sei stata bravissima!! un bacione!
L'anatra è un piatto importante della tradizione. Dalle nostre parti non si usa molto ma la si può degnamente sostituire con la Faraona ma l'anatra è tutta un'altra cosa.
A presto
Luca&Sabrina
ciao Germana da quanto tempo???? tutto bene spero......che bel piatto, un morso lo darei molto volentieri......ciao
Buon pomeriggio! che bella questa anitra...un animale spesso snobbato in cucina ma tempo fa era una prelibatezza almeno a Bewrgamo...e rievocare Tognazzi un grande attore ed un ottimo cuoco è stupendo, quando danno i suoi film non ne perdo neanche uno....felice weekend Luisa
Grande Ugo! ogni volta che sfoglio il suo libro "L'abbuffone" mi par di sentire la sua calda voce, dal caratteristico timbro nasale, che racconta alcuni episodi della sua vita, per esempio alcuni aneddoti del suo passato di impiegato in un salumificio cremonese, narrandoli con tale veridicità che mi pare di essere anch'io sulla scena del fatto.
Un'ottima ricetta, Germana.
Grazie di aver ricordato un grande attore troppo spesso colpevolmente dimenticato.
un abbraccio
eugenia
@Eugenia: grazie a te delle belle parole!!
Tognazzi é stato proprio un grande ed a torto dimenticato dai più.
Un bacione
Il numero uno ugo tognazzi, era un gran gastronomo oltre che un gran ottore, daltronde sarà stata l'aria di cremona perchè vedo che anche tu, preparai di quelle ricette favolose. Io mi ricordo di uno sketch con raimondo vianello che gli costò un anno di interdizione in rai, quello in cui imitarono de gaulle e saragat, se ricordo bene, da morire dla ridere, una comicità molto raffinata ma per tutti.. che attore che attore, mi sono dilungato troppo scusami
@Carmine: anche gli scongiuri (corna) imitando l'allora presidente Gronchi...
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