Pasqua

13 lug 2009

Crostata senza uova e senza burro



Sì, proprio una crostata super light, ma buonissima lo stesso, basta farcirla con un'ottima marmellata e vi dimenticherete di quelle super burrose, però altrettanto buone.

E con questa crostata mando un caro saluto a tutti quelli che passeranno di qui e un cordiale arrivederci a dopo le ferie.

Questa ricetta l'ho trovata girovagando nel web, ma non ho segnato l'autore, chiedo scusa e qual'ora venisse riconosciuta provvederò ad aggiornare l'archivio.

Ingredienti
400 g di farina 00
4 cucchiai di olio evo
2 cucchiai di zucchero
1/2 bustina di lievito in polvere
1 pizzico di sale
scorza di limone grattugiata
acqua q.b.

Confettura di mirtilli

In una ciotola versare la farina setacciata con il lievito e poi tutti gli altri ingredienti, aggiungendo gradatamente acqua fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico.Non necessita di riposo in frigorifero. Stendere la metà in uno stampo da 26 cm, spalmare la base con la confettura , nel mio caso quella di mirtilli , coprire poi con la restante pasta saldando bene i bordi, lucidare con un po' di albume ed infornare a 175° per 40 minuti circa.
Semplicissima, ma che soddisfa i palati più esigenti, almeno in casa mia.




10 lug 2009

Impepati di saggezza.



Indetto da questo sito ,ho partecipato più per scherzo che per convinzione a questo... come lo vogliamo chiamare , concorso? Non saprei, ma eccomi qui tra le dieci finaliste su cento che hanno partecipato.

La mia frase impepata é :

Non serve strappare le pagine della vita, basta saper voltare pagina e ricominciare.

Le votazioni per le 3 finaliste inizieranno lunedì prossimo e dureranno tutta la settimana.
Se mi vorrete votare... grazie

Per saperne di più, basta cliccare qui

7 lug 2009

I Brichèt






Prima si parlava tutti in dialetto, era la parlata che marcava con efficacia il territorio.
Ora i bambini parlano il tricolore, però la parola Brichèt la conoscono perché ,ora come allora ,alcuni panettieri fanno ancora questo pane, troppo dolce per chiamarlo pane, e poco dolce per chiamarlo brioche, ma è proprio questa caratteristica indefinita che lo rende unico.
Non solo è buono appena sfornato, ma una volta raffermo si fa biscottare come si dice da noi, nel microonde, ed intingerlo nel latte a colazione, non c’è merendina che tenga.
Rigirando le lancette dell’orologio al passato, dopo reiterati tentativi, ho trovato la ricetta ,quella originale di una volta, per gentile concessione di un amico,ora in pensione, che aveva una panetteria vicino a casa mia.
PS: per chi volesse usare il lievito madre basta sostituire il lievito di birra con 150 g di Pasta madre.
Iniziando sempre la sera con i canonici rinfreschi.
Il fondo
La sera prima impastare
50 g di farina manitoba
25 g di acqua
2 g di lievito di birra
Coprire e lasciar lievitare a temperatura ambiente tutta la notte.
500 g farina manitoba
100 g di burro Soresina
60 g di zucchero
1 uovo intero + 1 tuorlo
1 cucchiaino di sale
200 ml di acqua (io ho fatto metà latte e metà acqua)
10 g di lievito di birra
Impasto a mano
La mattina fare la fontana con i 500 g di farina mettere al centro i 10 g di lievito di birra sbriciolati e versarvi l’acqua lavorando con la punta delle dita e ridurre ad una poltiglia, poi aggiungere tutti gli altri ingredienti, lasciando per ultimo il burro a pezzetti. Lavorare molto bene fino ad ottenere un composto lucido, e sodo, perché diversamente in cottura perderebbe la forma, l’ho messo in una ciotola coperto, nel forno spento fino al raddoppio.(due ore circa).
Poi ho diviso l’impasto in tante palline da 100 g cad. le ho spianate a pizzetta ed arrotolate a filoncino, spianato di nuovo in strisce alte mezzo cm e pronte per dare la forma del Montasù come spiegato dalle Simili nel loro libro “Pane e roba dolce.”
Riporto pari pari il loro metodo che consiste in:
disporre la striscia orizzontalmente e ripiegare le estremità ed arrotolare con il pollice schiacciando leggermente tirando verso l’esterno. Quando i rotolini hanno raggiunto il centro, separarli leggermente, sollevare la pasta che si trova tra di essi, disponetela sul rotolino di sinistra e su questa appoggiate perpendicolarmente il rotolino di destra, premete leggermente per fissarli.
Disporli sulla teglia da forno foderata di carta e far lievitare di nuovo fino al raddoppio.( 90 minuti circa)
Con questo quantitativo ne sono usciti 10.
Infornati a 175° per 15-18 minuti.


6 lug 2009

Crostata di ciliegie



C' é un tempo per ogni cosa e ogni cosa a suo tempo" così recita un proverbio e questo é il tempo delle ciliegie. Questo frutto succoso, bello tondeggiante, rosso rubino, é uno dei miei preferiti . La ricetta é tratta da "I quaderni del cucchiaio d'argento", la data precisa non la so, ma, senza esagerare questa raccolta risale ai primi anni ottanta. Le ciliegine sulla torta sono una mia "invenzione"anche se non si vedono molto, anzi se avete suggerimenti sul come farle risaltare ,li accetto molto volentieri.
Una crostata buonissima, anche se quella crema "a crudo" non mi convinceva molto, invece mi sbagliavo perché é proprio un'ottima crostata.

Ingredienti per la frolla
350 g di farina 00
50 g di fecola di patate
180 g di burro
200 g di zucchero
3 rossi d'uovo
1 bustina di lievito
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di Cognac

Per la crema
3 tuorli d'uovo
60 g di zucchero
1 tazza di latte
2 cucchiai di farina
un pizzico di cannella

500 g di ciliegie
zucchero a velo

Disporre a fontana sulla spianatoia la farina e lo zucchero mescolati. Nel centro mettere il burro a pezzetti, i rossi d'uovo un pizzico di sale il cucchiaio di cognac ed impastare velocemente. Far riposare la pasta una mezz'ora nel frigorifero.
Nel frattempo lavare snocciolare e dividere a metà le ciliegie .
Preparare la crema con i 3 tuorli, lo zucchero, il latte, la farina , la cannella , mescolare tutto a freddo e per ultimo unire gli albumi montati a neve.
Stendere la pasta con il mattarello e foderare una teglia di cm 24 di diametro tenendo i bordi piuttosto alti. Coprire il fondo con le ciliegie tagliate a metà spolverizzando con un po' di zucchero, poi versare sopra la crema coprire il tutto con il resto della pasta sigillando bene i bordi, non senza aver prima tolto un po' di pasta per le ciliegine sopra la torta.
Infornare a 175° per 45 minuti.

2 lug 2009

Stringozzi al pomodoro fresco




Come rendere felici i familiari con una ricetta semplice, ma di un buono?
Semplice: fare questi stringozzi di Paoletta e condirli con il sugo di Ornella.

Stamattina non avevo voglia di spremermi le meningi su cosa preparare per pranzo, poi come sempre avevo qualche albume da smaltire, e 4 pomodori molto maturi e così Paoletta ed Ornella mi sono venute incontro.

Stringozzi

4 albumi
farina 00 il doppio del peso degli albumi.

Ho impastato molto bene i suddetti ingredienti e lasciato riposare la pasta una mezz'oretta.
Poi ho tirato la sfoglia con l'Imperia fino alla 4a tacca e passato le strisce dalla parte per fare i tagliolini. Distesi , infarinati e fatti asciugare un paio d'ore.

Nel frattempo ho preparato il sugo con:
4 pomodori ben maturi
sale grosso
una manciata di basilico
2 cucchiai di olio evo
1 spicchio d'aglio.

In un tegame abbastanza alto ho messo i pomodori a pezzi, dato un giro di sale grosso e aggiunto le foglie di basilico strappate con le mani. Ho fatto cuocere fino a quando i pomodori si sono spappolati e l'acqua in eccesso era stata assorbita. Quindi li ho passati nel passa verdura.
In un altro tegame ho scaldato 2 cucchiai d'olio , fatto soffriggere l'aglio che metto sempre infilzato con uno stuzzica denti perché così faccio prima a toglierlo , messo il succo dei pomodori e cotto pochissimo, 10 minuti circa.

Ornella si chiede a chi può interessare una cucina per tutti i giorni e per tutte le tasche come questa suo sugo.
A me sicuramente, ma certamente anche ai tantissimi internauti, che hanno un occhio di riguardo al rapporto qualità/tasca.