Pasqua

30 ago 2009

Le pizzettone



Sapete quando in casa vi dicono: La pizza tutta intera? No é tanta...
Le pizzette? Troppo piccole...
Ed allora a questi noiosi non mi é rimasto che fare le "Pizzettone" una via di mezzo tra la pizza e le pizzette.
Credo di essere un po' "blasfema" per i cultori della pizza, quella vera, perché nella pasta ho messo un pezzetto di burro, non ci crederete, ma sono di un soffice incredibile.
La ricetta é quella delle mitiche Simili
Ingredienti
500 g di farina 00
250 g di acqua
25 g di lievito fresco
40 g di burro
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di olio evo
1 cucchiaino di sale
passata di pomodoro
100 g di fior di latte
olio
origano

Ho messo tutto nella macchina del pane sul programma impasto. Ho fatto lievitare circa un'ora, fino a quando l'impasto é più che raddoppiato (forse sarà per via del caldo) ma é lievitato in modo esponenziale in meno di un'ora.
Senza lavoralo ho tirato la pasta con il mattarello di circa 3 mm di spessore, poi con un bicchiere grande ho ricavato dei dischi che ho messo sulla teglia ricoperta di carta forno.
Nel frattempo ho acceso il forno a 200°. Con la punta delle dita ho premuto al centro di ogni dischetto formando una fontana che ho riempito con un bel cucchiaino di passata di pomodoro e un pizzico di sale.
Infornato per 10 minuti. (vedi foto 2 dopo che li ho tolti dal forno).
Poi sulla passata ho messo il fior di latte grattugiato, un pizzico di origano e una goccia d'olio.Infornati di nuovo per altri 10 minuti.
Per la cronaca ne sono uscite 10. La metà é già sparita, le altre, una volta raffreddate, le ho messe nel congelatore, pronte ogni qualvolta si presenti un'occasione spezza fame e non solo.

27 ago 2009

Confettura di frutti dimenticati.



Cresce spontanea, ai margini del mio campo in collina, una pianticella di mele chiamate di S. Giovanni.
Deve il suo nome all'epoca di maturazione che cade attorno al giorno di S. Giovanni , a fine giugno ,come la ricorrenza del santo.
Ebbene questa pianta rientra nella categoria che oggi chiamano "frutti dimenticati" perché nessuno le coltiva più e pensare che non ha bisogno di nulla, niente anti parassitari, si accontenta della pioggia del cielo e del sole.
Vista la produzione abbondante della mia pianticella ed essendo una mela che non si conserva a lungo, l'ho utilizzata per fare questa confettura.

Ingredienti
1 k di mele
500 g di zucchero
2 limoni
foglioline di menta

Ho sbucciato le mele, tolto i torsoli e tagliate a spicchi. In una casseruola d'acciaio, le ho cotte con il succo di limone fino a che risultano morbide; quindi ho aggiunto lo zucchero, continuando a mescolare fino al raggiungimento della consistenza desiderata con la prova piattino inclinato.
Ho lavato ed asciugato le foglioline di menta e messe sul fondo di ogni vasetto, riempiti poi con la marmellata bollente, chiusi e capovolti per 5 minuti e riposti in dispensa.

Questa l'ho preparata a fine giugno ed é già pronta da mangiare.
Una confettura semplice, dal gusto delicato con il fresco valore aggiunto della menta.


22 ago 2009

Pesche finte



Da bambina passavo spesso le mie vacanze presso degli zii paterni , i quali abitavano in una piccola frazione vicino a Soresina dove, sul sagrato della chiesa, come una pagina del Guareschi, c'era e sopravvive ancora un gelso , tutto cavo all'interno e con tanto di pertugio alla base, dove i bambini di oggi giocano a nascondino.
Non si sa come attinga linfa questo grosso tronco atrofizzato, eppure ad ogni primavera riprende vigore e ostenta fronde rigogliose e bacche dolcissime, destinate ormai ad una razza in estinzione. Caro, vecchio gelso, ultima reliquia di mitiche piante del passato, che il progresso ha cancellato, Solo il gelso sa custodire, quasi eco dei più celebri cipressi del Carducci, tutti quei ricordi nella cavità protetta dalla sua vetusta corteccia.
E proprio qui venivamo anche a far merenda, tutti insieme sotto questo gelso, con le pesche finte. Era la specialità di questi miei zii.
Ho cercato di rifarle, attingendo qua e là nel web, con questa ricetta che mi é sembrata più vicina a "loro" , ma si sa che le ricette dell'infanzia sono irripetibili: eravamo bambini spensierati e felici..

dal blog di Paola Lazzari

Pasta brioche

250 g di farina manitoba
250 g di farina 00
50 g di zucchero
400 g di uova (pesate col guscio)
15 g di lievito di birra fresco
75 g di burro Soresina
10 cl di latte Soresina

Ho fatto sciogliere nel latte tiepido il lievito di birra, poi ho messo tutti gli altri ingredienti nella macchina del pane sul programma impasto, tranne il burro che ho aggiunto solo alla fine.
L'impasto deve risultare lucido, morbido e si deve staccare dalle pareti dell'impastatrice.
Ho fatto lievitare per circa un'ora e mezza (oggi c'era un caldo da morire) cioè fino al raddoppio.
Poi ho sgonfiato l'impasto portandolo ad un'altezza di un paio di cm e con un coppa pasta ho ritagliato dei mucchietti del peso di circa 25 g cad. e fatti lievitare di nuovo per un'ora (fino al raddoppio).
A questo punto ho preparato lo sciroppo e la crema al limoncello come la nostra Paoletta:

crema al limoncello
200 g di latte Soresina
60 g di limoncello
1 uovo
60 g di zucchero
40 g di farina.
In un tegame ho montato bene l'uovo con lo zucchero, aggiunto la farina setacciata intanto che il latte e il limoncello arrivavano al bollore.
A questo punto ho versato in un sol colpo i liquidi sull'uovo e lo zucchero e rimesso sul fuoco, mescolando per circa 5 minuti e la crema era pronta.

Sciroppo
160 g di zucchero
105 g di acqua
80 g di alchermes
Ho messo sul fuoco l'acqua con lo zucchero e portato a bollore per 5 minuti.
Alla fine ho aggiunto l'alchermes.


Ho inzuppato le palline nello sciroppo, sgocciolate bene, rotolate nello zucchero semolato schiacciando leggermente la parte interna ed unite a due a due con la crema al limoncello.

Come decorazione due foglioline di menta.




17 ago 2009

Premi - regalo di Ferragosto e sorpresa







In questa mia capatina di mezza estate in quel di Cremona, (devo bagnare i fiori del balcone, controllare che tutto sia a posto...) ho trovato delle bellissime sorprese: tanti premi donatomi da altrettante care amiche e una borsa della spesa da Ricette 2.0 che ho ricevuto per merito di tutte quelle che hanno votato per me, per la frase impepata.

Grazie per i premi a
Paoletta
Ranatam
Milù
Tittina

Grazie a Serafina per il giochino simpaticissimo, ma in questo periodo purtroppo non riesco a
leggere.

Tutte queste graditissime sorprese le vorrei condividere con tutti quelli che passeranno di qui per un saluto e contraccambiare con una sorpresa. Vi voglio far conoscere la cittadina dove sono nata , dove ho ancora le mie radici e dove spero presto di tornare.
Qualora lo vogliate, potrete collegarvi qui

11 ago 2009

Melanzane con pancetta


Tra una capatina e l'altra, giusto per non farmi "dimenticare" e tenermi in allenamento con il PC, ho provato queste melanzane con quel poco che ho lasciato nel frigo, in vista delle vacanze che mi terranno "impegnata" fino alla fine del mese.
Le dosi? Questa volta ho fatto tutto ad occhio, però mi é andata bene perché le melanzane sono risultate molto saporite e stuzzicanti.
Allora ho svuotato con lo scavino le melanzane, ho tagliato la polpa a cubetti e l'ho fatta saltare in un cucchiaio d'olio evo insaporito con uno spicchio d'aglio. Unito il pomodoro spellato e un po' di peperoncino.
Nel frattempo ho ricoperto le barchette delle melanzane con delle fettine di pancetta, poca roba però.
Riempito le stesse con il sughetto fatto a parte, cosparso con foglie di basilico e altra pancetta spezzettata con le mani.
Infornato a 200° per 15/20 minuti.
Sarebbe un contorno, però noi dopo un bel piatto di pasta, l'abbiamo mangiato come secondo.
Alla prossima!!!